Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica è un operatore sanitario autorizzato nello svolgere indagini e prestazioni radiologiche su prescrizione medica, competente nell’uso di apparecchiature che utilizzano radiazioni ionizzanti, ultrasuoni, energie termica, risonanza magnetica nucleare.
CENNI STORICI
La radiologia e la radiodiagnostica nascono alla fine del XIX secolo: la scoperta dei raggi X e del loro impiego, risalente al 1895, si deve al fisico tedesco W.C. Röntgen; del1896 è la scoperta, da parte del fisico francese A.H. Becquerel, della radioattività naturale dell’uranio, mentre risalgono a soli due anni dopo gli studi dei coniugi Curie sulla radioattività del radio e del polonio.
Inizialmente l’esposizione a queste fonti radiogene era mortale, soprattutto per i medici, poiché i raggi X attraversavano il paziente e venivano proiettati, senza alcun tipo di protezione, su una lastra di vetro. Dietro questa lastra si poneva il medico, assorbendo, così, dosi massicce di radiazioni, i cui effetti non erano ancora stati totalmente studiati. L’esame diagnostico che prevedeva la proiezione dei raggi X in tempo reale su uno schermo, chiamato fluoroscopia, ebbe il suo sviluppo per merito di T. A. Edison, che inventò e brevettò il primo fluoroscopio, cambiando anche il materiale di cui era composto lo schermo su cui venivano proiettati i raggi X uscenti dal paziente. Inizialmente questo tipo di esame era effettuato in una camera oscura a causa del basso potere luminoso dei raggi x.
Il miglioramento decisivo venne con l’introduzione di lastre che venivano sviluppate similmente alle fotografie e che venivano messe a contatto diretto con il paziente sottoposto all’esame radiologico. Quest’innovazione, che permetteva di leggere le lastre su uno schermo luminoso, consentì ai medici di evitare un’esposizione prolungata alle radiazioni.
Nella seconda metà del Novecento furono introdotti, dall’azienda chimica francese Dupont, schermi al tungstato di calcio, in grado di convertire i raggi X in luce. Questo permise di sviluppare una radiografia che, sebbene meno nitida, necessitava di una dose di radiazioni inferiore. Un successivo miglioramento fu apportato dall’azienda italiana Ferrania Technologies che inventò gli schermi alle “Terre rare”, ovverosia ossisolfuro di gadolinio, in grado di migliorare le prestazioni e, contemporaneamente, di diminuire ulteriormente la dose di raggi X.
La stratigrafia, introdotta dall’italiano A. Vallebona negli anni’30, è un esame che permette di riprodurre sulla lastra radiografica un solo strato del corpo, quello d’interesse, eliminando i piani che si trovano sopra e sotto di esso. Questo tipo di esame diagnostico, molto utilizzato fino agli anni ’80, è stato progressivamente superato da altre metodologie che si avvalevano dell’ausilio del computer e di macchinari più complicati.
E’ del 1963 l’invenzione del tomografo, apparecchiatura per la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC), per opera dei premi Nobel A. Cormack e G.N. Hounsfeld, sebbene per le prime scansioni di questo tipo occorressero diverse ore. Risale al 1971 la prima applicazione della TAC in ambito ospedaliero per la diagnosi di patologie cerebrali, e al 1974 l’uso del tomografo computerizzato per lo studio del torace e dell’addome.
La Risonanza Magnetica Nucleare fu scoperta da due ricercatori, E. Purcell e F. Bloch, nel 1946, utilizzata inizialmente solo per lo studio della chimica molecolare e dei materiali, dagli anni ’70 come metodo diagnostico per localizzare tumori e, successivamente, anche per la scansione dell’intero corpo per la diagnosi di numerose patologie.
SCUOLE DI FORMAZIONE, UNIVERSITA´ E CORSI DI AGGIORNAMENTO
Per accedere alla professione di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica è necessario essere in possesso della laurea triennale in “Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia”, appartenenti alla Classe delle Lauree in Professioni Sanitarie Tecniche (codice SNT/3) e attivate dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Il corso di Laurea, della durata di tre anni, è a numero chiuso e regolato da un test psico-attitudinale. Al secondo e al terzo anno di corso è previsto il tirocinio obbligatorio presso strutture sanitarie.
Gli Atenei che attivano questo corso di laurea sono quelli di: Ancona, Bari, Bologna (sede di Rimini), Brescia, Cagliari, Catania, Chieti – Pescara, Ferrara, Firenze, Foggia, Genova, Insubria, L’Aquila, Milano (Bicocca- Cattolica del “ Sacro Cuore”), Modena e Reggio Emilia, Napoli (Federico II – Seconda Università), Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piemonte Orientale, Pisa, Roma (La Sapienza, Tor Vergata), Sassari, Siena, Torino, Trieste, Udine.
Il proseguimento degli studi è possibile sia conseguendo la Laurea Specialistica per le professioni sanitarie tecniche, sia frequentando uno dei numerosi Master di I e II livello attivati sul territorio nazionale, il cui elenco è presente, in buona parte, sul sito della Federazione Nazionale Collegi Professionali Tecnici Sanitari di Radiologia Medica.
Per svolgere l’attività di Tecnico Radiologo è necessario iscriversi all’albo professionale, gestito dalla Federazione Nazionale dei Collegi Professionali dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica.
E’, inoltre, obbligatorio partecipare a corsi di aggiornamento e qualificazione che rientrano nel programma nazionale di Educazione Continua in Medicina (ECM).
PRESENZA IN ITALIA ED EFFICACIA SULLA POPOLAZIONE
Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica può svolgere la propria attività lavorativa sia in ambito pubblico sia privato, presso strutture ospedaliere ed extraospedaliere, all’interno dei reparti di radiologia, radioterapia, medicina nucleare, fisica sanitaria. Il Tecnico Radiologo può, inoltre, lavorare nel campo della ricerca biomedica o presso industrie che operano nel campo della diagnostica per immagini e della radioterapia. Quest’operatore sanitario può, inoltre, partecipare ai programmi di verifica, controllo e sorveglianza fisica delle radiazioni ionizzanti, affiancando i professionisti responsabili dei servizi di Fisica Sanitaria.
Altri sbocchi professionali per i laureati in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia, riguardano il campo dell’archeologia, della veterinaria e dell’arte.
In Italia si contano circa 24 mila tecnici radiologi, una delle figure professionali dell’area tecnica più diffuse. I Tecnici Sanitari di Radiologia Medica sono inizialmente inquadrati, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, al livello C; lo stipendio vede aggiungersi alla retribuzione annuale anche alcune indennità, tra cui quella per il rischio radiazioni.
La Federazione Nazionale Collegi Professionali Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (F.N.C.P.T.S.R.M.), comprensiva di 69 Collegi provinciali e interprovinciali, per un totale di 21.600 Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, è stata istituita nel 1965, con la legge n.1103.
La F.N.C.P.T.S.R.M. si occupa della tutela e dell’indipendenza della professione di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, inoltre, svolge esercizio disciplinare nei confronti dei professionisti iscritti all’albo.
TRATTATO DESCRITTIVO
Il Ministero della Sanità, con il riordino delle professioni sanitarie, ha individuato, nel Decreto Ministeriale del 26 settembre 1994 n. 746, la figura del Tecnico Sanitario di Radiologia Medica. Questo operatore sanitario ha il compito di:
* Partecipare alla programmazione e all’organizzazione del lavoro interno alla struttura ospedaliera o extraospedaliera di cui fa parte, sempre nel rispetto delle proprie competenze;
* Programmare e gestire prestazioni sanitarie polivalenti di sua competenza (esami radiologici, TC, risonanza magnetica, diagnostica con ultrasuoni etc.), collaborando con il medico radiodiagnosta, con il medico nucleare, con il radioterapista e con il fisico sanitario e seguendo protocolli diagnostici e terapeutici definiti, in precedenza, dal medico responsabile;
* E’ responsabile delle apparecchiature diagnostiche a lui affidate, deve controllare il loro funzionamento e deve seguire protocolli di verifica e sicurezza, secondo standard definiti, per garantire controllo e qualità;
* Collaborare alla formazione del personale.
Il tecnico radiologo si occupa sia dei soggetti malati sia di quelli sani, in ambito diagnostico terapeutico e preventivo. L’operatore sanitario deve avere competenze, quindi, per ciò che concerne il rapporto con i pazienti, deve saperli accogliere e disporre adeguatamente per l’esame o la terapia, informandoli sui mezzi diagnostici o terapeutici utilizzati, sui sistemi di protezione dalle radiazioni e sui rischi legati alle indagini e ai trattamenti medici.
I tecnici sanitari di radiologia medica svolgono compiti diversi secondo il reparto in cui prestano servizio. Per il servizio di radiologia:
* Sono autorizzati a effettuare, su prescrizione medica, anche in assenza del medico radiologo, le radiografie dell´apparato scheletrico, del torace e dell´addome, senza mezzi di contrasto;
* Collaborano con il medico radiologo per le altre indagini diagnostiche di competenza radiologica.
Servizio di radioterapia
I tecnici sanitari di radiologia medica, in collaborazione con i medici radioterapisti, svolgono le seguenti operazioni:
* Impostano il trattamento e le indagini collaterali connesse;
* Controllano il dosaggio, in collaborazione con il servizio di fisica sanitaria;
* Preparano e impiegano mezzi ausiliari di centratura e immobilizzazione del paziente o irradiazione;
* Controllano il funzionamento e l’efficienza degli impianti;
* Caricano e scaricano i dispositivi per terapia in seguito al caricamento e recupero delle sorgenti;
* Compiono le operazioni necessarie all’allestimento delle dosi radioattive da somministrare ai pazienti;
* Controllano delle eventuali contaminazioni;
* Decontaminano gli oggetti e gli ambienti contaminati;
* Eseguono e controllano il trattamento radioterapico predisposto dal radioterapista;
* Aggiornano le registrazioni dei trattamenti e il registro di carico e scarico del materiale radioattivo;
* Si occupano del materiale radioattivo e dei mezzi per la radioprotezione;
Servizio di medicina nucleare
I tecnici sanitari di radiologia medica addetti ai servizi di medicina nucleare:
* Prendono in consegna le fonti radioattive, curando il loro carico e scarico oltre che lo smaltimento dei rifiuti radioattivi;
* Effettuano le operazioni necessarie all’allestimento delle dosi radioattive da somministrare ai pazienti e da manipolare in vitro, inoltre svolgono mansioni riguardanti il lavoro di camera calda ;
* Accettano e registrano i pazienti qualora fosse necessario, inoltre provvedono a registrare e archiviare i risultati degli esami effettuati;
* Controllano e approntano per l’uso i macchinari;
* Collaborano con il medico nucleare in studi ed esami in vitro mediante l’uso di apparecchiature per la rilevazione della presenza di radionuclidi nei campioni;
* Provvedono alla decontaminazione e controllo della vetreria e degli oggetti o ambienti, provvedono alle operazioni di radioprotezione secondo protocolli stabiliti per legge.
Servizio di fisica sanitaria
I tecnici sanitari di radiologia medica aiutano i medici dei servizi di fisica sanitaria nell´utilizzo d’isotopi radioattivi, di sorgenti di radiazione per la terapia, la diagnostica e la ricerca, collaborando per la risoluzione di eventuali problemi. In aggiunta, aiutano l´esperto nella sorveglianza fisica per la protezione contro le radiazioni ionizzanti.
Trattamento del materiale radiografico e documentazione fotografica
I tecnici sanitari di radiologia medica trattano il materiale sensibile, come i dati anagrafici e i risultati degli esami; possono anche provvedere alla riproduzione e riduzione delle radiografie e altro materiale simile.